sabato 6 marzo 2010

Un esperto di computer non è mai un figo.

Ogni lettera o finestra che appare sullo schermo emette un bip. Non esistono azioni silenziose sui Pc cinematografici.

Quando l'auto non si avvia girando la chiave, la si può avviare dando delle botte sul volante e urlando: "Andiamo non farmi questo!"

Quando stai cercando di scappare da una qualsiasi cosa o persona, la macchina non si accende mai. Nei film horror, invece, le chiavi ti cadranno sempre sotto la macchina mentre stai tentando di aprire la portiera, e tu tenterai di recuperarle mentre da dietro l'aggressore si avvicina.

Ogni singolo cittadino americano quando deve dare la sua testimonianza sull'avvistamento di un'automobile, sa sempre alla perfezione l'anno di produzione tipo "Era una Cadillac del '67 color blu notte".

Le automobili esplodono SEMPRE. Sia che si tratti di un tamponamento, che di un volo da una scarpata. Nel caso il protagonista scappi dall'auto dopo un incidente, il veicolo esplode sempre non appena sarà arrivato ad almeno 10 metri di distanza.

Quando i poliziotti vedono un ladro da lontano non si avvicinano mai lentamente e lo inchiodano, ma gridano sempre: "Fermo dove sei, Polizia!". In questo modo il ladro, che finora non s'era accorto della loro presenza, si volta di scatto e se la dà giustamente a gambe: da questo momento inizia la fuga, i poliziotti (generalmente sempre due) si dividono. La fuga del ladro termina quando uno dei due poliziotti piomba dall'alto o da dietro l’angolo e lo blocca così che il collega possa ammanettarlo.

Se il protagonista è un poliziotto, quando sulla scena del crimine arrivano quelli della FBI sono rappresentati come dei burocrati snob che non capiscono nulla di come funzionano le cose. Se invece il protagonista è uno della FBI, i poliziotti vengono rappresentati come degli inetti bonaccioni che non capiscono nulla di come vanno le cose.

I poliziotti di guardia vengono uccisi. Sempre. Senza dar loro il tempo di scendere dall'auto.

Sulla scena del crimine c'è sempre un poliziotto appesantito che arriva con ciambella e caffè in bicchiere di carta.

Il cattivo alla fine muore sempre precipitando nel vuoto oppure consumato dal fuoco di un’esplosione.

Spesso e volentieri, in casi di estrema necessità, si riesce a far fare in pochi giorni all'eroe di turno un addestramento che normalmente durerebbe tantissimo: alla fine è più bravo di uno che ha seguito l'addestramento normalmente.

Negli anni '70/'80 i film d'azione iniziavano col protagonista che faceva jogging o spaccava legna. Dagli anni '90 in poi si è deciso di esagerare un pò ed all'inizio del film il protagonista viene contattato da qualcuno mentre ha appena scalato l'Everest, si è lanciato da un dirupo con l'auto rubata al governatore oppure è scampato ad un incidente mortale.

Se l'eroe uccide il cattivo e mancano ancora 10-15 minuti alla fine del film state certi che il cattivo dovrà essere ucciso almeno un'altra volta.

Contrariamente ai cattivi che stramazzano con un unico colpo, se sei il personaggio principale in genere riesci a fare cose assurde anche con un proiettile nel polmone.

Nei film d’azione è incredibile la facilità con cui si perdono i sensi. Una botta in testa o un pugno in faccia e chiunque perde i sensi.

Le scienziate sono sempre gnocche ed hanno sempre un padre famoso inventore di un qualche aggeggio miracoloso.

In genere, un personaggio di colore nei film d’azione o è un gangster oppure ci lascia le penne.

Qualsiasi eroe ha in qualsiasi momento del film sufficiente forza nelle braccia per issarsi su un elicottero preso al volo.

Al cinema si usano armi che hanno le pallottole infinite o mai il numero esatto del caricatore.